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GIOVANISSIMI ELITE, SEMIFINALE REGIONALE DI RITORNO:
VIRTUS-UNION FELTRE (1-1) 5-3 d.c.r.
VIRTUS: Tosi, Borin, Pizzini (26°st De Carolis), Scamperle (26°st Simonelli), Iurato (22°st Bazzerla), Ferrari, Zuccher (11°st Silvestri), Pinelli, Sacco, Calabrese (26°st Romano), Murtezi (28°st Zukic). A disp.: Borghetti. All.: Zanotti
UNION FELTRE: Dal Canton, D'Incà (30°pt Speranza), Toniolo, Rech (38°st Visentin), Sandonà (17°st Garbuio), Maset, Pasquazzo, Vieceli (30°st Ferretti), Moser, Cossalter, Paradisi. A disp.: Brasesco, Muraro, Zanolla. All.: Andreolla.
ARBITRO: Luca De Giuli di Verona.
RETI: 5°pt Toniolo (F), 30°pt Zuccher (V)
Al termine di 2 partite tiratissime la Virtus approda alla finale regionale a spese di un indomito e splendido Feltre, che più di qualche addetto ai lavori non aveva dubbi a definire come la migliore delle quattro pretendenti al titolo.
La domanda che, lecitamente, molti si saranno fatti, è: ha vinto il migliore?
Se guardiamo la qualità, la bellezza e la spettacolarità del gioco, l'onestà intellettuale impone di dire di no. Se invece si ha riguardo all'organizzazione difensiva e all'efficacia di quella offensiva, ancorché affidata al contropiede e quindi al complesso delle due principali fasi di gioco, allora si può propendere per il sì.
La semifinale di ritorno è stata meno spettacolare di quella di andata ma ha avuto lo stesso leit motiv: Feltre che fa gioco e pressing ultra offensivo per inibire all'origine le manovre dei veronesi che, dal canto loro, aspettano gli avversari nella propria metà campo per chiudere gli spazi di gioco e attaccare in contropiede.
Al 5° Feltre già in vantaggio su corner con Toniolo che, lasciato colpevolmente solo sul secondo palo, infila di testa Tosi. La Virtus prova a reagire ma il pressing asfissiante degli avversari e qualche errore tecnico di troppo ne vanificano i tentativi di costruzione. Il Feltre sfiora in almeno altre 3 occasioni il raddoppio ma al 30°, come fulmine a ciel sereno, arriva il pari della Virtus. I rossoblù, in una delle poche occasioni in cui riescono a saltare il primo pressing avversario, servono Zuccher che si fa 60 metri palla al piede, supera il contrasto di un paio di avversari, sbilanciato calcia sul portiere ma sulla respinta il rimpallo lo favorisce e può appoggiare in rete. Finisce il primo tempo che vede la Virtus forse troppo attendista, che ha aspettato troppo bassa gli avversari, spesso negli ultimi 40 metri.
Nel secondo tempo è sempre il Feltre a comandare il gioco ma la Virtus riesce ad alzare il baricentro di una ventina di metri e questo le regala più possibilità di attaccare la non impeccabile retroguardia dolomitica.Il caldo e la stanchezza regalano squadre più allungate e più spettacolo. Il Feltre insiste e, grazie soprattutto alle sublimi giocate di Cossalter, porta numerose volte la palla in area veronese, crea numerosi pericoli ma una colossale occasione con Paradisi che si vede ribattere tiro e successiva correzione da un monumentale Tosi. La migliore occasione rossoblù ce l'ha sul sinistro l'indomito Sacco che, da posizione ravvicinata ma un pò defilata, si vede respingere il tiro dal portiere ospite.
Finisce 1-1 e si va ai rigori. Pinelli Sacco, Simonelli e Borin non falliscono per la Virtus mentre per il Feltre segnano Cossalter e Toniolo. Moser si vede deviare da Tosi il secondo tiro della serie e Pasquazzo, per non subire la stessa sorte, angola troppo e calcia a lato il quarto e ultimo rigore. Tripudio rossoblù e lacrime dei verdi-granata che escono a testa altissima dalla competizione.
Ora si va a Mestrino a giocarsi da outsider la finale contro la corazzata Liventina, campione d'Italia di categoria solo due anni fa.
Ma i 2003 di mister Zanotti sono determinati a non lasciarsi sfuggire l'occasione di entrare nella storia rossoblù. Inizio alle 15.30.
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