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GIOVANISSIMI REGIONALI, GIRONE A: VIRTUS - MALO 0-0
VIRTUS: Tosi, Pegoraro (18°st Silvestri), Borin, Scamperle (15°st Romano), Bazzerla (5°st Iurato), Ferrari, Zukic (18°st Murtezi), Pinelli, Sacco, Simonelli, Zuccher (20°st De Carolis). A disp.: Borghetti, Pizzini.
MALO: Alfonso, Sartori M., Assirelli, Melotto, Simonato, Cazzola, Tornatore, Nadalutti, Sartori L., Sanson, Maddalena. A disp,: Lorenzato, Canderle, Dalla Costa, Nikolic, Sanfilippo, Sottoriva, Gasparini. All.: De Rossi.
ARBITRO:Andrea Marini di Verona.
La Virtus è regina del girone A del campionato regionale Giovanissimi Elitè e tra le migliori 4 del veneto, questa è la sentenza del campionato.
Il pareggio, anche se incolore, ottenuto contro un ostico Malo, è bastato a mantenere la testa della classifica grazie alla concomitante e imprevedibile sconfitta casalinga dell'Este.
Il Malo si è presentato al Comunale di Lavagno con la determinazione di chi deve vincere per essere certo della salvezza. La forza della disperazione dei vicentini, combinata con l'ansia che ha mandato in confusione i rossoblù, ha permesso ai neroverdi di avere il controllo della partita e di poter recriminare contro la sfortuna per due legni colpiti nei minuti finali che avrebbero legittimato una vittoria ed una salvezza meritata.
Davvero incolore invece, come detto, la prestazione della Virtus, evidentemente attanagliata dalla tensione, perché solo in quella trovano giustificazione la poca lucidità, personalità e i numerosi errori tecnici frutto di gambe molli.
Specialmente nel primo tempo la Virtus ha creato poco, solo una potenziale occasione di Zuccher che dal lato corto dell'area ha però sparato alle stelle; nIent'altro. Leggermente meglio il secondo tempo, nel quale si è vista qualche combinazione e, perlomeno, qualche palla in più è arrivata in area, pur senza creare concreti pericoli al portiere. Questo va detto per onestà intellettuale.
È però doveroso precisare che la valutazione di un campionato non può dipendere dall'ultima partita. E le 26 partite in 30 settimane di attività dicono che la Virtus ha fatto meglio degli altri. E qui la fortuna non c'entra, ci sono i numeri a testimoniarlo: maggior numero di vittorie, minor numero di sconfitte, miglior differenza reti grazie alla miglior difesa e al secondo miglior attacco. Quindi, pur se tra alti e bassi, questi ragazzi hanno meritato la vittoria e ora si godono le fasi finali, consapevoli che in buona parte saranno artefici del loro destino perché hanno dimostrato di saper mettere in campo una solidità che può impensierire chiunque.
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